L’IMPORTANZA di FLUIRE

Nella vita come nel movimento è importante fluire e far fluire: sangue, emozioni, informazioni, energia.

Ho scelto queste immagini per non dovere aggiungere troppe parole. Conosciamo la storia della goccia che con costanza finisce per modellare la roccia.

Vi lascio una goccia di pratica, per prendervi cura della parte più importante del vostro corpo, quella che ci sostiene e che contiene gli organi vitali, quella che trasporta informazioni e dalla quale parte ogni movimento.

Nel video, come in questa descrizione, ho lasciato più spazio al sentire, meno parole, meno respiro, meno tensione, l’invito è solo quello di fluire.

INFO UTILI - LESS IS MORE -

Perché muoversi fluidamente?

L’energia si muove in cerchio, meno tensione creiamo nei movimenti e più il nostro sangue sarà libero di circolare. Immaginate i vasi sanguigni come alla canna per annaffiare il giardino, se la tendiamo o blocchiamo con delle curve secche e lineari, fluirà meno acqua, se invece la lasciamo morbida l’acqua sarà libera di scorrere e di nutrire piante (organi) fiori (articolazioni). TENSE LESS - STRETCH LESS

Perché non aggiungere il respiro?

Il corpo è intelligente, sa quando è il momento di inspirare e quando espirare. Le informazioni che cerchiamo di favorire in questa pratica sono di gentilezza e amor proprio e il respiro in questo caso è una distrazione che possiamo evitare. L’idea è di invertire il concetto di respirazione, lasciando che sia l’intelligenza naturale che risiede in ognuno di noi a dettare la quantità d’aria di cui abbiamo bisogno: non è l’aria che entra ad espandere il corpo, ma è il corpo che si espande a concedere all’aria di entrare; non è l’aria che esce a comprimere il corpo, ma è il corpo che si comprime ad invitare l’aria ad uscire. BREATHE LESS

Perché far partire i movimenti dall’addome?

Fluire significa dare retta all’istinto e non alla razionalità. Quotidianamente, chi più chi meno, prendiamo scelte basandoci sulla ragione, valutando i pro e i contro, siamo sempre nella nostra mente a calcolare ogni possibile eventualità. In questa pratica diamo totale fiducia al nostro istinto, ci colleghiamo al sentire profondo, diamo ascolto al secondo cervello ovvero il nostro addome. Invertiamo i due poli di azione e pensiero: agiamo con la mente e pensiamo con l’addome. THINK LESS

BUONA PRATICA

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